11 October 2012

Secondo l’Aiom serve subito una stima anche in Italia. I dati al livello europeo sottolineano che solo il 36% della spesa globale riguarda la cura (farmaci, ricoveri, interventi), mentre il 44% serve a coprire la perdità di “produttività” del malato e il 20% quella dei familiari.

Il cancro ogni anno costa ai paesi dell’Unione Europea 124 miliardi di euro. Solo un terzo di questa cifra (36%) è dovuta a ricoveri, farmaci e interventi chirurgici. La perdita di produttività (mancati guadagni e relative tasse non pagate dai malati per assenze dal lavoro e anni di vita persi) ammontano al 44% mentre il restante 20% se ne va in spese sostenute e giornate di lavoro perse dei familiari. I tumori di polmone, seno, colon-retto e prostata sono, con 117 miliardi di euro, la gran parte della spesa.

Sono i risultati di alcune indagini presentate al congresso della Società Europea di Oncologia Medica in corso a Vienna, l’appuntamento annuale più importante per gli specialisti del Vecchio Continente che si occupano di tumori. I conti sono stati fatti sull’anno 2009, da Ramon Luengo-Fernandez e il suo gruppo di ricerca dell’Università di Oxford, Regno Unito, raccogliendo i dati disponibili presso l’OMS, l’OCSE e ministeri nazionali della Salute.

“Una ricerca di questo tipo focalizzata sull’Italia è uno degli obbiettivi che si è data l’Associazione Italiana dei medici oncologi (Aiom) – ha detto il presidente Stefano Cascino – Abbiamo l’urgenza di sapere il costo sanitario medio della cura dei tumori nel nostro Paese, che è il primo passo per eliminare le disparità di spesa che ancora ci sono tra Regione e Regione”.

Articolo tratto da Repubblica.it

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